Angelo Maria Ripellino, o dell’imperversare
di Andrea Cortellessa È il 15 settembre del ’57. Il giovane slavista in visita a Mosca, scortato dall’irruente e ancor più giovane poeta Evgenij Evtušenko, a bordo di una Zis raggiunge la dacia di Boris Pasternak a Peredelkino. Da quella «topografia onirica» sortisce il Maestro «barcollante come un sonnambulo».
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