Su “Anatomia di una caduta” di Justine Triet
di Michele Marchioro Nel suo ultimo film Autopsie d’une chute, Justine Triet ritorna su due suoi temi ricorrenti, già presenti nel suo film precedente (il più riuscito e divertente Sybil del 2019): da una parte il conflitto di genere, dall’altra il postmoderno intersecarsi di realtà e finzione che confonde
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