La dodicesima busta, ovvero: il “Diario postumo” di Montale è sotto accusa, e la sua storia allegramente cambia

di Federico Condello   Da qualche mese si è tornati a discutere del cosiddetto Diario postumo[1], raccolta poetica incautamente attribuita a Eugenio Montale, dedicata alla poetessa lombarda Annalisa Cima ed edita in forma definitiva da Mondadori nel 1996, per le cure critiche di Rosanna Bettarini, dopo undici anni di pubblicazioni

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