Roberto Bolaño, poeta

di Francesco Brancati Il poeta non muore, sprofonda, ma non muore. (Roberto Bolaño, I detective selvaggi, 414) Nel 1958, in risposta a un questionario promosso dalla libreria parigina Flinker, Paul Celan estrometteva, con un’ironia obliqua a sufficienza da lasciare intravedere un sostanziale disdegno, il romanzo dal campo di azione della poesia

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