Tommaso Labranca: 78.08.18
di Claudio Giunta Tommaso Labranca amava Fantozzi. Sognava «un ultimo film di Fantozzi, ma girato bene come il primo, da un erede di Luciano Salce, in cui ragioniere e famiglia sono alle prese con il montaggio di un mobile nordico in scatola piatta». E pensava che Fantozzi fosse il primo
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