Poeta sarai te!
Un Talk-Theatre per raccontare l’arte della poesia
da un’idea di Daniela Morozzi, Valerio Nardoni, Paolo Maccari e Riccardo Sottili
Mercoledì 18 febbraio
Spazio Alfieri, Firenze
POESIA E IMMAGINE
ITALO TESTA – ELISA BIAGINI
ospite della serata GUIDO COZZI (fotografo)
Conducono: Daniela Morozzi e Valerio Nardoni
Con la partecipazione di Francesca Breschi (musicista, cantante) e dell’”Enciclopedia umana”Paolo Maccari (poeta e critico)
Luci e scene Beatrice Ficalbi / fonica Samuele Bucelli / allestimento a cura di Riccardo Sottili
In collaborazione con RADIO CORA – radiocora.it
Spazio Alfieri
Via dell’Ulivo, 6 – 50122 Firenze
Poeta sarai te! è un progetto la cui finalità è quella di promuovere l’esperienza poetica presso un pubblico eterogeneo, composto anche da non esperti.
Poeta sarai te! si propone l’obiettivo, attraverso un format semplice e inclusivo come il talk-theatre, di contribuire alla individuazione e ri-costruzione di un pubblico della poesia.
Poeta sarai te! è un ciclo di incontri a cadenza settimanale, studiati per fare esperienza di poesia. Ciascun incontro avrà un tema: poesia e immagine (18 febbraio), poesia e gioco (25 febbraio), poesia e stupidità (4 marzo).
“Ciascun incontro avrà un tema: poesia e immagine (18 febbraio), poesia e gioco (25 febbraio), poesia e stupidità (4 marzo).”
Basta che non ci sia “poesia e politica”, eh!
Così tutto funziona per benino…
immagine, gioco, stupidità.. han tutte molto a che fare con la politica, altroche’
anche l’ozio e la pigrizia, se è per questo
Ah già, la politica oggi avrebbe a che fare solo con immagine, gioco, stupidità, ozio e pigrizia. Come si vede in Libia, in Ucraina, in Nigeria.
Dormi poesia, dormi!
E non domandarmi:”la morte è questa
occhiata fissa ai tuoi cortili?”. Ora è scritto,
memoria, che i cani a oriente sgozzano
per crociate infanti stragi stendardi.
Poi sei venuta, tu, con umidi progetti a salmodiare ossa,
come una donna dissestata dalle notti e dai convegni,
a consultare piaceri o passioni sulla soglia
dove io rabbrividisco – senza carne! – contro il tuo respiro.
antonio sagredo
Vermicino, 17/09 – 07/11 1997
(pubblicata in” Poemas”, Zaragoza, 2001)
Ma poi perchè “Poeta sarai te” e non “Poeta sarai tu”, è necessario essere sgrammaticati per essere poeti?
sarà, ma a me pare che la faccenda tragica della Libia abbia molto a che fare con la stupidità
credo che sia uscito dai temi qui proposti, e me ne scuso: credo ancora di aver sbagliato luogo
Signora Cucinotta, “Poeta sarai te” è un toscanismo. Scorretto quanto vuole, ma riflette lo spirito dell’iniziativa, “scorretta” e istrionica, come il dialetto toscano.