[Oggi non ci sembra opportuno pubblicare una playlist. Non vogliamo nemmeno pubblicare un commento improvvisato in cui si dicono cose generiche, ovvie o inopportune. Ci sembra l’unica scelta possibile].
[Immagine: La costruzione della Tour Eiffel]
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http://www.poliscritture.it/2015/11/14/bataclan-bataclan-bataclan/
SEGNALAZIONE
Strage di Parigi: stiamo perdendo la guerra con la jihad.
Scritto da Aldo Giannuli
Stralcio:
Da dove vengono questi professionisti? La cosa più probabile ì che siano venuti da fuori e siano stati trasferiti in Francia in un momento imprecisato ed un vista di una azione, anche se non necessariamente una azione predeterminata. C’è un fenomeno che si sta delineando da ormai molto tempo: quello dello “sciame sismico” delle guerre mediorientali, per cui i reduci di un teatro di guerra si riversano in un altro e poi in un terzo, dando vita ad una sorta di comunità di professionisti della guerriglia, che ricorda molto da vicino il fenomeno del travaso degli ex appartenenti alle Brigate Internazionali in Spagna, che poi fornirono il primo quadro della guerriglia partigiana durante la II Guerra Mondiale. Ovviamente nessuna parentela né politica né ideologica fra i due fenomeni, ma delle similarità per così dire “sociologiche” ed operative che meriterebbero una attenta analisi comparativa. In fondo, anche Al Quaeda si formò sulla base di quanti erano accorsi in Afghanistan per combattere i sovietici. Possinile che i servizi occidentali non abbiano cercato di fare una “anagrafe” – per quanto parziale ed imprecisa- dei reduci delle varie guerre?
Terzo ordine di problemi: da dove viene il colpo? Stando alle rivendicazioni sarebbe un’operazione dell’Isis per rappresaglia all’intervento in Siria dei francesi. Ed, ovviamente, è possibilissimo che le cose stiano così, ma è bene mantenere un po’ di dubbio, non è il caso di prendere per oro colato queste rivendicazioni. Durante la strage di Chiarlie Hebdo abbiamo visto l’accavallarsi di un uomo dell’Isis come Coulibaly sull’azione di uomini dei Aqpa come i fratelli Kouachi, il che fece intuire una corsa fra i due gruppi per “cappellare” l’operazione.
Il dubbio sorge dal fatto che fra Isis ed Al Quaeda c’è stata una differenziazione strategica iniziale: Al Quaeda ha sempre teorizzato gli attentati in Occidente per colpire il “nemico lontano” mentre l’Isis l’azione in Medio Oriente per colpire il “nemico vicino”. Questa azione, quindi, sarebbe nello spirito più di Aq che dell’Isis. Quindi la rivendicazione potrebbe essere un modo di appropriarsi di un’azione non propria, per esigenze pubblicitarie. Però, almeno sino a quest’ora, manca una rivendicazione di Aq, Dunque, dobbiamo prendere in considerazione altre due ipotesi: che l’Isis abbia modificato parzialmente la sua strategia aggiungendo anche azioni in Occidente o che fra i due gruppi possa essere intervenuto un qualche accordo per il quale Aq lascia il terreno dell’azione armata all’Isis per concentrarsi nelle azioni di “entrismo” nelle sfere di potere del mondo islamico o sulla base di altre intese.
(da http://www.aldogiannuli.it/strage-di-parigi-stiamo-perdendo-la-guerra-con-la-jihad/)