cropped-sam-and-robert-edit.jpgdi Franco Buffoni

06/01/2016 Nel campo dei diritti civili una classe politica può essere più avanzata rispetto al proprio elettorato, oppure più arretrata. Nel 1970 il parlamento italiano che approvò la legge Fortuna-Baslini sul divorzio era leggermente più avanzato rispetto all’elettorato: solo il quarantanove percento dei cittadini, secondo i sondaggi di allora, era favorevole. Un dato che diede forza alla reazione clericale e missina nella raccolta delle firme per indire il referendum abrogativo. Che venne celebrato nel 1974 e sancì la netta sconfitta (cinquantanove percento contro quarantun percento) dei richiedenti.
Che cosa accadde in quei quattro anni? Accadde che la maggioranza degli italiani riuscì a comprendere che la possibilità di esercitare quel diritto non danneggiava chi non intendeva avvalersene. In quei quattro anni, dunque, il popolo italiano divenne più maturo, grazie a una classe politica che seppe guardare lontano.
Lo stesso accadde in Spagna con Zapatero, che all’inizio del suo primo mandato fece approvare la legge sul matrimonio civile per tutti. Sette anni dopo, quando Rajoy andò al potere, ben si guardò dal chiederne l’abrogazione, consapevole del fatto che – in quei sette anni – il popolo spagnolo era maturato e si era potuto rendere conto che nessun danno era venuto a chi di quel diritto non aveva intenzione di avvalersi.
Lo stesso accadrà in Francia al termine del mandato di Hollande, che all’inizio del suo iter presidenziale ha fatto approvare la legge sul matrimonio civile per tutti. A tre anni dall’introduzione della legge, infatti, non si è verificato alcun cataclisma, alcuna ‘contaminazione’. Per la cronaca, nel 2013 sono stati celebrati in Francia settemila matrimoni same-sex, nel 2014 diecimila. Interessante il dato relativo all’età media dei coniugi: cinquant’anni per le coppie gay, quarantatré per le coppie lesbiche. Mentre l’età media delle coppie eterosessuali è di trentadue anni per gli uomini e di trenta per le donne. Un netto scarto che rende bene l’idea di quanto sia stata lunga e frustrante l’attesa delle coppie omosessuali prima di vedersi riconosciuto questo diritto civile.
Tutto questo per dire che, dagli anni Settanta, l’Italia non ha più avuto una classe politica anche solo leggermente più avanzata rispetto al popolo che rappresenta.

08/01/2016 Da più parti, con riferimento alle unioni civili, si invoca: il Pd dovrebbe chiarire. Ma – nato su un equivoco – fingendosi socialista, in Europa, senza minimamente essere socialista né laico, che mai può chiarire il Pd?

09/01/2016 Paradossale: mi trovo a dover sostenere la Cirinnà purché rimanga così come è, mentre penso che nasca già vecchia, superata dai tempi e, per di più, che sia discriminatoria.

10/01/2016 Oggi una sola cosa è dignitosa: matrimonio ugualitario per tutti, come i francesi e come gli spagnoli. Il resto è solo bizantinismo discriminatorio e sostanzialmente omofobico.

11/01/2016 Pietro Grasso, Presidente del Senato: “‘Step child adoption’ tradotto in italiano fa meno paura perché significa: prendersi cura del figlio del partner, ad esempio in caso di morte del genitore naturale. Più che un diritto, a me sembra un dovere. È venuto il tempo di prendere atto della realtà sociale e riconoscere piena cittadinanza ai diritti delle coppie omosessuali. Nessuno va a toccare i diritti di chi già ne ha. Semmai si cambia la vita a chi finalmente se li vede riconoscere”.

13/01/2016 In linguistica non esiste il “verbo”, non esiste l’ipse dixit. E la linguistica applicata al diritto è una scienza empirica, relativistica. Perché le lingue, come le società, sono in costante trasformazione. E i cosiddetti “significati letterali” non sono che i significati stabiliti da una certa pratica interpretativa. Qualcuno potrebbe replicare che i significati coincidono con le intenzioni degli autori dei testi: in questo caso si parla di teoria intenzionalistica dell’interpretazione, contrapposta alla teoria letteralistica.

Perché ricordo questo? Perché in Italia stiamo assistendo a un surreale dibattito su ciò che dice effettivamente la nostra Costituzione sul contratto denominato “matrimonio civile”.

Da una parte c’è chi sostiene – Costituzione, articoli 2 e 3 alla mano – che, essendo tutti i cittadini uguali dinanzi alla legge, e poiché la Repubblica promuove l’uguaglianza e le pari opportunità, anche i cittadini omosessuali devono poter stipulare tra loro quel tipo di contratto.

Dall’altra parte si risponde che l’articolo 29 della Costituzione parla di “famiglia naturale” basata sul matrimonio.

A questa risposta i primi replicano che la Costituzione non parla mai di matrimonio esclusivamente tra un uomo e una donna.

E a questa replica i secondi rispondono che la Costituzione lo dà per sottinteso.

Eccoci nel cuore dello scontro tra teoria intenzionalistica e teoria letteralistica dell’interpretazione. Nel caso dell’articolo 29 la lettura intenzionale è dei giuristi di area cattolica, quella letterale è dei giuristi – come Stefano Rodotà – di area laica. Ma le posizioni potrebbero scambiarsi su un altro articolo, trasformando i cattolici in letteralisti e i laici in intenzionalisti, secondo le rispettive convinzioni ed esigenze.

È in questi casi che occorrono i fili d’erba di whitmaniana memoria e l’esercizio della poesia.

La narrazione poetica infatti permette più di ogni altra di focalizzare il dettaglio. E il dettaglio, se ben scelto, può essere in grado – da solo – di illuminare l’argomentazione.

“Una lunga sfilata di monti
mi separa dai diritti”, pensavo l’altro giorno osservando il lago Maggiore e le Alpi
nel volo tra Roma e Parigi
(dove dal 1966 un single può adottare un minore).
Da Barcellona a Berlino oggi in Europa
ovunque mi sento rispettato,
tranne che tra Roma e Milano, dove abito e sono nato.

La poesia può anche permettersi di illuminare l’argomentazione semplicemente accostando un paio di episodi marginali. Come in questo Gay Pride a Roma:

“E il caffè dove lo prendiamo?”, chiede quella più debole, più anziana, stanca di camminare. “Alla casa del cinema, là dietro piazza di Siena…
”

Non si erano accorte della mia presenza
nel giardinetto del museo Canonica: si erano scambiate un’effusione,
un abbraccio stretto, un bacio sulle labbra.
Parlavano in francese, una da italiana: “mon amour” le diceva, che felicità di nuovo insieme qui.

Come mi videro si ricomposero, distanziando sulla panchina i corpi. Le scarpe da ginnastica, 
le caviglie gonfie dell’anziana…

Quella sera, come smollò il caldo,
passeggiai fino a Campo de’ Fiori: pizzeria all’angolo, due al tavolo seduti di fronte,
giovani puliti timidi e raggianti. Dritti sulle sedie, col menù, sfogliavano e si scambiavano opinioni, discretamente.

Lessi una dignità in quel gesto educato al cameriere: una felicità
 di esserci ,
intensa, stabilita. Decisi li avrei pensati sempre, così dritti sulle sedie col menù.

14/01/2016 Ora basta: la mediazione c’è già stata. Non dimentichiamo che due su tre dei candidati alle primarie del Pd (Cuperlo e Civati) erano per il matrimonio civile (e sottolineo civile) ugualitario. Poi è improvvidamente intervenuto Scalfarono a mediare al ribasso. Ora basta: contiamoci e contatevi. M5S, se possibile: battete un colpo.

15/01/2016 Sul mio passaporto c’è scritto “Comunità Europea”. Io sono un cittadino europeo. Roma non ha più giustificazioni nel campo dei diritti civili. DEVE adeguarsi. Con buona pace di coloro che vorrebbero l’Italia ferma al catto-fascismo del ’29.

18/01/2016 In spregio all’Europa, in spregio a Francia e Spagna che hanno il matrimonio ugualitario, sembra che oggi la Presidenza della Repubblica abbia fatto dire alla Costituzione Italiana cose che non si è mai sognata di dire. Di nuovo grazie – comunque – al Pd che non volle Stefano Rodotà alla Presidenza della Repubblica Italiana.

21/01/2016 Il giubileo della misericordia celebrerà la sua apoteosi sabato 30 gennaio al Circo Massimo. I “misericordiosi” non chiederanno nulla, se non di negare l’esistenza altrui: la quintessenza, dunque, di un’educazione alla misericordia.

22/01/2016 Sua Santità oggi ha raccomandato di non fare confusione tra matrimonio e unioni civili. Ma quando in uno stato laico si parla di matrimonio, ci si riferisce al matrimonio civile, regolato come un contratto dal Codice civile. La confusione nasce dal concordato del 1929, che trasformò l’Italia fascista nell’Italia clerico-fascista del matrimonio concordatario. E’ quel concordato che ingenera confusione. Che ne dice, Santità: lo aboliamo? Concordato confermato nell’art 7 della Costituzione con voto di DC e PCI, e voto contrario di PSI e laici. E l’art. 7 fa parte della prima parte della Costituzione, considerata da molti come “intoccabile”.

23/01/2016 Milano Sede Regione Lombardia. L’uso sconsiderato della facciata del palazzo si ritorcerà contro i promotori. A condannarli è la Storia del mondo civile.

26/01/16 “Incoraggio l’Italia a garantire il riconoscimento legale alle coppie dello stesso sesso, così come stabilito dalla sentenza della Corte europea dei diritti umani”. Così oggi il segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjorn Jagland.

Qualcuno che minaccia richiesta di referendum abrogativo nel caso di approvazione della già smunta Cirinnà, riesce a rendersi conto che, agli occhi dell’Europa, l’Italia sta facendo la figura che ai nostri occhi fa l’Iran?

03/02/16 In inglese il sostantivo step (gradino) usato come prefisso produce step-child figliastro (anche step-son e step-daughter) e ovviamente step-father patrigno e step-mother matrigna.

Se fin dall’inizio la volonterosa senatrice Cirinnà fosse ricorsa al lessico borbonico e avesse scritto “E’ fatto obbligo al patrigno di prendersi cura del figliastro minorenne” probabilmente sarebbe risultata più ardua la manipolazione delle menti semplici da parte delle destre catto-fascio-leghiste e anche di alcuni pd.

05/02/16 Il Commissario Ue ai diritti umani: “L’Italia non sta riconoscendo nuovi diritti, ma semplicemente eliminando la discriminazione basata sull’orientamento sessuale”. (Forse è bene ricordarlo ai nostri parlamentari).

06/02/16 E’ in momenti delicati come l’attuale che maggiormente si comprende l’importanza di avere un Parlamento di eletti e non di nominati.

06/02/16 Tema: Parla del tuo Paese 1.0

Il mio Paese è strano perché copre le statue ma espone le salme.

Il mio Paese è strano perché obiettano i medici e persino i farmacisti.

Il mio Paese è strano perché tiene in “vita” ex persone legandole a una macchina (il massimo dell”innaturale”), ma invoca la natura contro la Gestazione per altri.

Forse è per questo che il mio Paese nega diritti alle minoranze.
Il mio Paese dovrebbe svegliarsi ed entrare nella modernità.

16/02 Per capire da che parte stai (o da che parte ti sei messo) osserva bene chi si compiace della tua scelta e giudicati da solo.

17/02/2016 Voglio essere ingenuo. Spero in un soprassalto di civiltà. C’è di mezzo la dignità di milioni di persone. Basta con i giochini e le furbizie. Siete tutte persone che passano i quarant’anni. E siete ancora in tempo per correggere il tiro e comportarvi in modo decente. Suvvia…

19/02

Tema: Parla del tuo Paese 2.0

Il mio Paese è strano perché mentre si piange addosso per il calo demografico, costringe migliaia di suoi cittadini ad andare all’estero per procreare assistiti.

Il mio Paese è strano perché minaccia addirittura la prigione per quei suoi cittadini che torneranno in Italia con un loro bambino appena nato.

Il mio Paese è strano perché mentre piange miseria costringe migliaia di suoi cittadini a spendere quattrini all’estero per procreare, per sposare e persino per morire con dignità.

Il mio Paese dovrebbe forse svegliarsi ed entrare nella modernità.

[Immagine: Robert Mapplethorpe, Sam and Robert (gm).]

41 thoughts on “Diritti civili. Diario di un mese bizzarro

  1. Articolo molto deludente, in quanto ripete la solita tesi del “se la sinistra perde le battaglie dei diritti civili (e più in generale perde e basta) è colpa non di quest’ultima ma degli elettori immaturi e suggestionati dai media, dalla chiesa e così via”, insomma la sciocca tesi del “complesso di superiorità” tipica dei “radical chic” che lavorano per astrazioni e non hanno alcuna tipo di relazione col popolo e col perché buona parte del popolo ha queste visioni clerical-fascistoidi discriminanti omosessuali ma anche immigrati e altre minoranze.

    Questa sinistra fallimentare, invece di pensare di avvicinarsi al popolo e far loro conoscere sempre più le storie individuali di queste minoranze usando mezzi e linguaggi comprensibili in modo da poco a poco distruggere questi pregiudizi ha solo pensato di insultare questi elettori e parlare di “ingerenze” della chiesa, ignorando che i vescovi italiani sono cittadini come gli altri e hanno il pieno diritto democratico di costituire una lobby in grado di influenzare i lavori parlamentari al pari dei sindacati, di confindustria, dei fabbricatori e venditori di armi e di ogni altro gruppo di pressione. Insomma, il problema sui diritti civili in Italia non è la chiesa, il problema è la sinistra. Ma in fondo ogni paese ha i rappresentanti politici (e dunque le leggi) che si merita.

  2. “16/02 Per capire da che parte stai (o da che parte ti sei messo) osserva bene chi si compiace della tua scelta e giudicati da solo.”
    “19/02 Il mio Paese dovrebbe forse svegliarsi ed entrare nella modernità.”
    Sottoscrivo.
    L’Italia è un incubo da cui sto cercando di svegliarmi.

  3. Il problema fondamentale non è tra sinistra e destra, ma tra oscurantismo superstizioso e l’essere contemporanei. Il matrimonio fra persone dello stesso sesso c’è in tutta Europa, come c’è in Italia, ma viene tenuto nascosto, così come nascoste sono le famiglie cosiddette Arcobaleno. Abbiamo una parte di Italia, che vuole alimentare l’illusione della chiesa di essere ancora nel medioevo, e una parte che vuole essere normale, laddove normale significa guardare i problemi e la realtà in faccia. E l’esistenza delle coppie omosessuali è un fatto normale, negare i diritti è distorcere la realtà, velarla di illusione, è una menzogna ( e qui la chiesa notoriamente menzognera la fa da padrona) come sono menzogne quelle usate per negare i diritti, sbandierate nel corso di miserevoli manifestazioni nazifasciocattoliche. La legge Cirinnà non concede diritti, il parlamento non deve decidere se c’è il diritto a stare insieme, a venire considerati come famiglia, la legge deve solo regolamentare dei fatti reali ed esistenti. Ecco in concreto la lotta fra la realtà e un illusione di realtà, tra quel che accade realmente e quel che si vuole imporre come vero ma che esiste solo nelle menti annebbiate dal furore dogmatico di antiche superstizioni.

  4. Sì, ultime settimane bizzarre di questo sito che pubblica ben tre articoli sulla questione delle coppie omosessuali: non una semplice lobby ma una lobby elevata alla terza potenza.

  5. @ V. Cucinotta

    Abbia pazienza. O sogno Europa, o “incubo Italia”. Non c’è da meravigliarsi che trovino bizzarre tante cose, sono in fase REM.

  6. Eh già, quella gay è una lobby così potente che non riesce a far approvare nemmeno uno straccio di legge che, come scrive Buffoni, “nasce già vecchia”.

  7. Si una Lobby con avamposti dalla spina bifida, e con retrovie piene di velate ostili, direi che non può definirsi nemmeno una lobby.

  8. Se vi avessero assunti come pubblicitari, sareste riusciti a mandare in rovina la Coca-Cola.

  9. @Ares,

    le dico solo una cosa: si giudicano le persone e i partiti non solo per i valori in cui dicono di credere, ma anche e soprattutto per le azioni concrete che hanno compiuto per mettere questi valori in pratica. La cosiddetta “sinistra radicale” “sinistra filogrillina” o “sinistra anti-Renzi” (peraltro quest’ultimo non penso sia né un Messia nè un demonio, ma la naturale reazione a queste “sinistre” fallimentari) oltre a “parole, parole, parole” quali azioni concrete ha fatto a favore dell’ottenere maggiori diritti per gli omosessuali e far sparire i pregiudizi incivili tra la società? Fatti, non parole, prego…

    Ah, inoltre, per chi (di “sinistra radicale, filogrillina, ecc. ecc.”) ritiene il PD il vero responsabile del pasticcio dei giorni scorsi, ecco un riassunto di cosa è *effettivamente* accaduto negli ultimi giorni: http://www.ilpost.it/2016/02/23/cosa-succede-pd-emendamenti-legge-cirinna/

    Ognuna tragga quindi le proprie conclusioni.

  10. No @Ares, è evidente che non avete niente da imparare da una omofoba, incivile, illiberale, antidemocratica, serva del Vaticano, medievale e terrona.

    Tanti auguri.

  11. @Michele De Russi

    1) I pregiudizi non sono nella società me nei suoi rappresentanti, a quanto pare.
    2) Viste le numerose pubblicazioni scientifiche, non so cos’altro si possa fare…. eliminare l’ignoranza becera ? è un lavorone sa!!

  12. Ultim’ora 24-02-16: Togliere la fedeltà non è solo uno sfregio al legame. E’ il subdolo presupposto perché in futuro – quando si discuterà di una legge generale sulle adozioni – si possa affermare che le coppie omosessuali non sono stabili. La stabilità della coppia è il primo presupposto per procedere ad affidi e adozioni.

  13. Dopo di che spero che la fiducia non la ottengano, e che i Dem abbiano finalmente un moto di dignità vera.

  14. 1) I diritti delle minoranze non vengono mai concessi dalle maggioranze.

    2) O la classe politica è illuminata e li sancisce o devono essere conquistati.

    3) Meglio nessuna legge che una legge irrispettosa delle umanità, mi spiace tra le leggi fondamentali del mio stato questa legge non la voglio, così come non voglio quelle che regolano attualmente il mercato del lavoro.

    4) Dem fatelo, non votate la fiducia e andate a casa, l’attuale PD è un fallimento, fatelo per gli italiani che vi hanno votato, per la vostra e la loro dignità di esseri umani.

  15. 5) un suggerimento per le associazioni LGBT: un’azione collettiva è un’azione legale condotta da uno o più soggetti che, membri di una determinata categoria di soggetti, chiedono che la soluzione di una questione comune di fatto o di diritto avvenga con effetti ultra partes per tutti i componenti presenti e futuri della categoria.

  16. @Ares e Franco Buffoni:

    se questa legge sulle unioni civili sarà approvata così come è adesso cosa farete? Da quello che ho capito la vostra prossima mossa sarà: referendum abrogativo per cancellarla al più presto.

    Penso che riuscireste nell’intento, dato che anche gli ultracattolici si unirebbero a voi per lo stesso obiettivo, anche se per motivazioni del tutto opposte… Forza che, grazie al “tutto e subito” in questo modo, ai matrimoni gay ci arriveremo dopo la fine del secolo…

  17. La legge così comè dovrebbe essere giudicata incostituzionale e stop.
    Personalmente spero che il PD sia sfiduciato, ma sa una poltrone è sempre più importante della propria dignità.

  18. @ Franco Buffoni:

    se c’è una cosa ben poco civile anche nel matrimonio etero, ebbene questa è proprio l’obbligo di fedeltà, il quale non è un presupposto di stabilità nella coppia ma è solo il rimasuglio di quando in passato si voleva dare un barbaro fondamento al dare punibilità all’adulterio (peraltro solo femminile), e inoltre al giorno d’oggi il giudice non può pronunciarsi sull’addebito di separazione basandosi solo sul fatto che uno dei coniugi non segue l’obbligo di fedeltà. Se un marito o una moglie vogliono avere l’amante e sono contenti così non pretenderà mica che lo stato obblighi loro a divorziare, o no? Ma siamo seri per favore, non dite che qualsiasi cosa che fa Renzi è una sventura per l’umanità…

  19. Avvocati matrimonialisti dicono…
    Prende posizione anche l’avvocato cassazionista Gian Ettore Gassani, presidente dell’Associazione nazionale avvocati matrimonialisti: “La fedeltà deve restare un valore per tutti, è un valore laico non religioso. Andava prevista la fedeltà tra le coppie dello stesso sesso come nelle coppie sposate. La fedeltà resta una delle ragioni per cui si sta insieme. Nel 60% dei casi ci si separa proprio per infedeltà. L’obbligo di fedeltà è prevista in tutto il mondo, senza differenza tra i sessi degli sposi.Rimango sfiduciato da questi comportamenti, la fedeltà coniugale non può essere cestinata e lo dimostra il fatto che chi è stato tradito può chiedere il risarcimento del danno morale”.

  20. Marco Gattuso, giudice del tribunale di Bologna, sulla fedeltà:

    Per le parti dell’unione civile non si avrà obbligo di fedeltà.
    Non si tratta di una discriminazione, ma della presa d’atto che una regolamentazione del diritto di famiglia scritta nel 2016 può abbandonare una norma che appare come il retaggio di una impostazione arcaica. L’obbligo di fedeltà sessuale era connesso un tempo a quella norma del codice penale che puniva solo la donna adultera e non l’uomo. É legato ad una concezione illiberale del diritto: la legge regolamenti gli obblighi di mantenimento, di assistenza fra le parti, ma si lasci stabilire alle parti, e non alla Legge, in cosa consista una relazione d’amore, quali ne siano i caratteri essenziali e quali le modalità. La fedeltà nulla ha a che fare con la stabilità del rapporto ed in nulla, ma proprio nulla, rileva rispetto alla capacità genitoriale della persona, tant’è che la violazione dell’obbligo coniugale di fedeltà non ha e non deve mai avere la minima incidenza rispetto all’affidamento dei figli.
    Lasciare dunque la definizione delle regole della relazione d’amore alle stesse parti del rapporto, é cosa sana e del tutto condivisibile. Anche qui, la nuova legge sulle unioni civili svela, semmai, le debolezze della regolamentazione matrimoniale rispetto ad un moderno approccio al diritto di famiglia.

  21. Comunque il termine “Fedeltà” ha un significato un po’ più ampio rispetto a quello che lei gli attribuisce.

  22. Un po’ di buonsenso, ecco perché obbligo di fedeltà o no, la legge non cambia:

    https://lepalaisdurire.wordpress.com/2016/02/25/fedelta-va-cercando-che-si-cara-obbligo-di-fedelta-e-legge-cirinna/

    Ah, se voi amanti del “tutto e subito” decidete di fare ricorso alla Corte Costituzionale perché sperate che dichiari quella legge incostituzionale allora se la Corte trasforma quella legge in matrimoni gay allora dovete ringraziare i parlamentari che quella legge l’hanno votata, dato che finora il potere dei giudici non poteva usare le leggi attuali per legittimare i matrimoni gay ( e per favore non si citi la Costituzione Italiana e i casi della corte suprema degli Stati Uniti, noi non siamo un paese di Common ma si sa, chi ragiona con i massimi sistemi non si interessa dei dettagli…).

  23. Ecco le parole dell’associazione Famiglie Arcobaleno – le umanità avvilite e discriminate da questa legge – io sono con loro, questa legge è vomitevole; questa politica, è vomitevole !!

    “NELLE PIAZZE, NEI TRIBUNALI E NELLE URNE LA NOSTRA INDIGNAZIONE PER QUESTA LEGGE”
    “Il 5 marzo a Roma per protestare, Pd e M5S responsabili di una legge che non è all’altezza della nostra Costituzione”

    Il movimento Lgbti annuncia che sarà una grande manifestazione di protesta contro le scelte del governo e del parlamento quella del prossimo 5 marzo a Roma, ore 15 in Piazza del Popolo.

    Oggi il Senato – dichiarano le associazioni unite – si appresta a scrivere una brutta pagina nella storia dei diritti civili nel nostro Paese, approvando una legge sulle unioni civili che, caso rarissimo nell’intera Europa ed unico tra i Paesi fondatori, ignora completamente l’esistenza e le esigenze dei figli e delle figlie di coppie omosessuali, chiedendo alla magistratura di sbrigare da sola questo incredibile vulnus della nostra legislazione. Ponzio Pilato non sarebbe riuscito a fare di meglio.

    Non abbiamo aspettato 30 anni per questo: l’incapacità del Pd e del Movimento Cinque Stelle di varare una legge nemmeno buona e innovativa, ma quantomeno decente, è la dimostrazione che il partito di Matteo Renzi è un’anomalia nel panorama della sinistra europea, infestato com’è da componenti inaccettabilmente omofobe e retrograde, mentre quello di Beppe Grillo è un accrocchio di cinismo e dilettantismo inadatto a risolvere qualsiasi problema concreto dei cittadini italiani.

    Ora la nostra battaglia – concludono le associazioni – continuerà nelle piazze e nei tribunali. Ma non solo: il movimento si impegnerà a far sì che i partiti responsabili di questa incredibile débacle dei diritti paghino caro, anzi carissimo in termini di consensi, la loro incapacità di dare a questo Paese una legge che sia all’altezza della sua Costituzione.

  24. L’articolo di Elisa Calessi elenca tutti i pundi di discriminazione e le cause legali conseguenti che le unioni lgbt dovranno affronare per vedere riconosciuti i loro diritti, e quindi ? Le sembra una legge degna di uno stato moderno?

  25. Le sembra moderno uno stato che obbliga ALCUNI dei suoi cittatidi a ricorrere a un giudice, e alla sua discrezionalità, per vedere riconosciute e risolte le loro problematiche quotidiane, che per un eterosessuale sono riconosciute e risolte, chi sa per quale motivo, a priori ? a me no.

  26. @Ares:

    dunque lei dice che la legge sulle unioni civili ha allontanato la strada per il matrimonio egualitario? E allora raccogliete firme per abrogare questa legge, dato che per voi di “sinistra sinistra” Renzi è il male assoluto: la politica non è un campo dove le strade sono tutte dritte, un passo indietro spesso è necessario per farne quattro avanti… O dica lei quale dovrebbe essere stata la migliore scelta che avrebbe dovuto fare questo parlamento (non uno immaginario dove la “sinistra sinistra” è maggioranza assoluta) su questa legge…

  27. Questo parlamento non poteva che fare questa scelta e approvare questa porcata, niente di diverso era possibile con questi parlamentari da consiglio comunale di provincia.

  28. Parla del tuo Paese 3.0
    Il mio Paese è stranissimo.
    In Parlamento chi non vuole una legge la vota, e chi la vuole non la vota.
    Il Governo pone la fiducia su una legge di iniziativa parlamentare a favore di una minoranza e – dopo averla ottenuta – per bocca del suo Ministro dell’Interno e del suo Ministro della Sanità insulta violentemente e ripetutamente la minoranza a favore della quale ha chiesto la fiducia.

  29. Io credo che ci sia poco da aggiungere a questa cronaca-critica della nostra reale situazione sociale e politica. Franco resta probabilmente l’intellettuale omosessuale “più organico” che conosca per la capacità di aderire lucidamente ai suoi tempi. E cogliere l’evoluzione delle cose, dell’ambiente e degli obiettivi. In questi giorni non comprendo davvero se essere felice o incazzato. Se vedere il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno. Resta solo la disperante consapevolezza di avere una classe politica imbelle. Distante dalle nostre case. Dalle nostre vite. Una classe politica che, d’altronde, è lo specchio non della nostra società (penso che la nostra società sia, nonostante tutto, migliore) ma dei biechi maneggi di palazzo. Specchio dl nostro fallimento economico a livello internazionale. Specchio di quell’ipocrisia che, nata con il De Officiis di Cicerone, sembra non aver abbandonato più l’habitus di chi governa. O prova a governare. Male. Quasi sempre male.

  30. @finelli
    Accetti un consiglio: sia incazzato.
    Questa legge a metà soddisfa coscienze a metà e divide il movimento LGBT tutta la mia solidarietà va alle Famiglie Arcobaleno e ai loro figli, questa legge è un’onta per queste famiglie, ed un unguento anestetico per una parte del movimento. Attenzione.

  31. Le associazioni LGBT devono fare attenzione perché questa legge sta sedando alcuni di loro, che sfiduciati si stanno accontentando di rientrare nel ghetto legislativo al quale sono stati destinati da questo ddl. Io esigerei in tempi brevi il matrimonio egualitario e pretenderei l’abrogazione di questa legge discriminatoria.
    Questo governo è abilissimo a soddisfare le esigenze di pochi per togliere diritti ai più. Lo ha fatto con la legislazione sul lavoro e lo sta facendo con i diritti della comunità lgbt, è la stessa tecnica: dare l’impressione di risolvere una problematica togliendo diritti.
    Il diritto fondamentale che stato tolto alla comunità LGBT con questo ddl è una riconoscibilità piena.

  32. In Francia è dal 1966 che una persona singola può adottare un minore, in Inghilterra dal 1976. Quindi in quei paesi, da cinque e quattro decenni – ben prima di riconoscere il matrimonio ugualitario, prima persino delle unioni civili – l’istituto dell’adozione era stato svincolato dal contratto matrimoniale.
    Mi sono compiaciuto per la dichiarazione di ieri della ministra Boschi: “Stiamo preparando una legge molto complessa che non riguarda solo le adozioni per le coppie gay. C’è da mettere mano all’intero impianto delle adozioni, aggiornarlo, rivederlo, semplificarlo, porsi il problema delle adozioni per i single. Con un unico faro: la tutela dei bambini”.
    Poi ho pensato al ministro dell’Interno e alla ministra della Sanità, e a tutti i catto-fascio-leghisti che in Senato ne discuteranno, e ho smesso di compiacermi.

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