a cura di Paolo Giovannetti e Italo Testa

 

2.03.2019, Milano, Casa della Cultura

A sessant’anni di distanza dal Discorso su lirica e società di Adorno, possiamo ancora affermare che “il prodotto lirico è sempre anche l’espressione soggettiva di un antagonismo sociale”? E che nella poesia più avvertita si esprimerebbe una “reazione alla reificazione del mondo”, se non “il sogno di un mondo in cui le cose stiano altrimenti”? Oppure la mutazione radicale del panorama sociale impone un ripensamento anche del ruolo della poesia e del suo legame con l’universale? E se potessimo ancora guardare alla “poesia come meridiana della filosofia della storia”, quali direzioni ci indicherebbero le scritture contemporanee?

 

Muovendo da queste domande, l’incontro “Lirica e società / Poesia e Politica”, promosso dalla rivista di poesia, arti e scritture “L’Ulisse”, con il sostegno della Fondazione per la Critica Sociale, e organizzato da Paolo Giovannetti e Italo Testa, invita importanti poeti e critici attivi nel panorama contemporaneo a riflettere in prima persona sui modi in cui, oggi, il linguaggio poetico si rapporta, direttamente o indirettamente, con il vivere sociale, attraverso lo stile e/o il contenuto, la postura autoriale ecc., instaurando un rapporto critico, magari contraddittorio, con le forme di vita del nostro tempo.

 

L’incontro prenderà in esame le diverse opzioni che si aprono nel contemporaneo quanto all’eventuale portata civile della scrittura poetica e alla sua, spesso problematica, connessione con forme dell’agire politico (distanza critica, impegno, ruolo organico ecc.), senza trascurare questioni teoriche quali il rapporto tra individuale e universale, singolo e totalità, soggettività e intersoggettività.

 

 

 

[Immagine: Copertina di Nicanor Parra, Poesía politica, 1983].

3 thoughts on “Lirica e Società, Poesia e Politica – Milano, 2.3.2019

  1. Nella poesia vi è un’indiretta o involontaria contestazione del reale. La creatività è assunzione dell’altro. Nasce da un individuo ma rispecchia una massa culturale. Di per sé, è un altro reale; riannodi fili di fatti o azioni o cose che non erano state messe in rtelazione, prima della parola. Certo è anche pensiero in polimetri. E pertanto è antagonistica di per sé stessa. E’ la presentazione di un mondo altro a partire dalle care e vecchie cose. Il tutto in un universo simbolico, che è anche creazione di un Tempo reticolato.

  2. Qui sotto i link alla diretta streaming, dove è visibile l’intero incontro:

    Parte I

    Parte II

    Parte III

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