di Gianni Montieri
[Le tre poesie inedite che pubblichiamo sono tratte da una sezione, dal titolo “Con mio padre”, di un libro in costruzione]
Mio padre a Sesto San Giovanni
o forse l’ho sognato
in viale Marelli, mi guarda
“Dove sono gli operai?” Non sono
più qui, vorrei rispondere
sotto l’insegna gialla di un’officina
ma lo abbraccio, nei sogni si può tentare
la sorte in luoghi mai attraversati.
*
È il primo luglio della mia vita
senza Wimbledon, senza mio padre.
Non c’è motivo ma ritorna
tra la polvere di Via Adriano
la torre del quartiere, uscita
da un campo di grano, senza spighe
senza verde, la butteranno giù;
- te la descrivevo al telefono
ci sono sempre piaciute le cose
alte nel tempo, il diritto di Federer
Milano, quando venivi d’estate,
il tuo compleanno -.
*
Indichi i manifesti dei morti
uno ha un soprannome bellissimo
la nostra passeggiata di Natale
adesso andiamo piano, il vicolo
in salita. Ti domando se lo conoscevi
dici sì, l’appartenenza, la famiglia
ti salutano tutti, pure le pietre
ci teniamo sottobraccio, rallento
senza farmi scoprire, spezziamo
per un istante lo stesso fiato
il bar milord, un salto da Claudio
più avanti la panchina, ci sediamo
ti togli il cappello che ti ho regalato
guardiamo gli altri passare
stringiamo un poco gli occhi
al posto della gente vediamo il mare.
Stupende tutte e tre. Lievemente di più la terza per miei gusti poetici personali.
In attesa della prossima silloge i miei complimenti!