di Tommaso Di Dio
Il sito Leparolelecose.it e la lettura dei suoi contributi hanno rappresentato una costante della mia vita degli ultimi dieci anni. Praticamente da quando ho iniziato a confrontarmi con il paesaggio letterario del mio tempo, Leparolelecose.it è stato lì, il luogo dove le forme testuali della contemporaneità trovavamo sia il momento di consacrazione sia quello della radicale messa in discussione. Un luogo della critica, dunque, un luogo del dibattito, ma anche più semplicemente un luogo-sintomo: le sue pagine virtuali erano da leggere e da discutere anche solo per comprendere la malattia della nostra epoca, senza inutili premesse, senza enfasi, senza fatue promesse di cura. Entrare a fare parte della redazione di questo progetto, nel 2019, ha rappresentato per me uno strano ritorno a casa: la felicità di ritrovarsi in un’idea di cultura che si era da tempo già condivisa.
Infine, auguri a Leparolelecose.it e lunga vita al suo divenire!
Perchè le promesse di cura sono “fatue”? Forse ogni promessa lo è, come un po’ ogni premessa. Fragilità umana, direi.