di Luca Minola
1
Sempre più rocce e respiri
per compensare.
Piante orientate dal fiume.
Quello che bisogna amare
porterà profili di cervi
anche qui.
2
Il merlo una volta sostenuto
scaverà e racconterà
quello che bisogna amare.
Se vedi e senti gli uccelli confondersi,
si aggiungono altri canti.
*
Fra le prime richieste: libellule nel tempo. Si muovono scattando, irritando l’aria. È un pomeriggio così. Solo alcuni, solo i prossimi vedono. In alto, un tratto stellare non fa che camminare in cerca di soluzioni. Ecco la sete e il nutrimento, ecco i ricatti del giorno e della notte.
Certamente ho visto, certamente i giudizi si possono ascoltare per il valore delle nostre parole. Bocche di fine mese, bocche di marzo.
*
Più giù faggio e roccia
contagiano anche gli occhi.
Questo passaggio non può mancare:
volo di uccelli, volo ripetuto.
Poi, ancora, una notte
riposo degli amanti descritti da sé,
viola di un balsamo inopportuno.
*
Ogni tocco garantisce differenze più vere, quelle che immergono. Le figure bevono se stesse. Quello che non trattiene è la sete e lo spessore rigido della storia. Voglio ricordare qualcosa che passa: un cespuglio, un fuoco, un passaggio d’angeli.
*
Riposi poco alla volta, troppo notturna
o alta più di ogni fatica.
Dopo, un amore,
un secolo di foglie che nutre l’albero.
(mentre così giovane un’aureola ti segue).
*
Scortata da una fiamma più lunga
riempi la stanza.
Per l’inverno si è detto,
che ti confesserai, che resterai senza risposte.
Impalpabile la finestra nell’angolo
può vivere.
*
Nessun sapore nei paraggi. Un altro fiore asseconda tutto questo verde, replicandosi. Gli alberi crescono con te, sempre di più. Con le figure nulla è più femminile e armonioso. Passa un rumore limpido, così desiderio e cielo si uniscono. La parte sinistra della strada porta oltre, ogni causa può fiorire.
*
Quello che conservano gli uccelli prima di partire:
balsamo che matura.
*
Appaiono prive di volontà
le piante della casa,
la ricerca di luce e acqua le sostiene.
Non si scrive, non si bagna nulla,
si allontana sempre di più il riposo del tavolo.
Qui un amore e l’altro
seguono numerose stelle.