di Andrea Inglese

 

[È in uscita Il rumore è il messaggio di Andrea Inglese per l’editore [dia•foria (Viareggio), con il supporto logistico di dreamBOOK editore (Pisa). È un libro di testi in versi, in prosa e di fototesti, prefato da Chiara Portesine. Il volume (pp. 124, € 17) può essere ordinato, scrivendo all’indirizzo: info@diaforia.org. Venerdì 22 settembre alle 18, il libro sarà presentato, in presenza dell’autore, alla Libreria Tra le Righe di Pisa, insieme a Chiara Portesine e Daniele Poletti]

 

il messaggio corto

 

Aspetto che il messaggio sorga in me

non devo correre devo starmene buono

il più possibile cavo

affinché il messaggio si formi

con tutta la pazienza dell’interiorità

quando è perfettamente cava

da dentro

per progressivi palpiti

fuori da ogni possibile interferenza

fuori da ogni corsa

da ogni ascolto indiscriminato

il messaggio sale

con una forza apodittica

ha una sua muscolosità

chiaroveggente e acerba

lo porto fino all’ultimo fiato

quando giù nel cortile

in mezzo al viavai degli adolescenti

io parlo di quello che ho sentito

ho sentito precisissime cose

come il tremore del tempo

o forse il tremore degli alberi

o forse il tremore delle membra

perché siamo tutti sottoposti a qualche sforzo

a qualche maligno sforzo

questo è universalmente chiaro

universalmente fresco

nel mio messaggio di poche

parole

 

*

 

da ascolti I

 

Sono tornato qui per guardarlo meglio

per guardarlo a lungo

mi capita spesso ultimamente

lo guardo per un bel pezzo

guardo questo palo

e poi torno di nuovo

come se non fosse finita

come se lui dovesse dirmi ancora qualcosa

penso che sia proprio un palo

ma non è decorato né ha forma naturale

è un palo ficcato artificialmente per terra

di una materia probabilmente sana

resiste alle intemperie e produce di tanto in tanto

secondo leggi comunque precise

un’ombra

ma io lo guardo anche nella sua manifestazione più nuda

senza neppure l’ombra visibile

 

le cose intorno a me si mettono male

o forse vanno migliorando

non è che posso pretendere di controllare

come vanno per davvero le cose intorno a me

ogni tanto qualcuno passa e mi spinge

mi urta come inavvertitamente ma è un gesto

premeditato lo sento

non è che posso controllare la gente

che mi sta attorno i suoi sgarbi le piccole

premeditate aggressioni

il palo invece mi dice qualcosa

è importante venire con fiducia

ma bisogna avere del tempo improduttivo

una disperata pazienza una calma

irragionevole non ho approfondito per ora

il suo uso l’esatta destinazione

potrebbe essere il residuo di una vecchia palizzata

o un elemento di una razionale segnaletica

o il supporto di un lume che aggredisce la notte

 

ho qualcosa comunque da fare

quando torno qui a guardarlo

è per via del messaggio mi dico

vale la pena di ritornarci spesso

e per intervalli sempre maggiori

 

*

 

A volte vorrei che qualcuno mi dicesse qualcosa

ma qualcosa di più semplice stavolta

di completamente diverso

so bene che non lo merito

so bene che non merito tutta questa attenzione

questo sforzo per dire le cose diversamente

per dirle con grande benevolenza

ma anche lucidità, bisognerebbe

sapermi dire delle cose semplici ma importanti

con un tono carezzevole

come bisbigliandole all’orecchio

anche se il contenuto è grave

anche se può spaventare

non è che io rifiuti di essere spaventato

d’altra parte che cosa si può dire lucidamente

che non produca poi

nonostante i sussurri il tono benevolo

il gesto carezzevole

un capillare spavento?

 

d’altra parte cosa mai

in quello che mi verrà detto

– sia che mi riguardi che riguardi la mia

del tutto particolare persona

sia che riguardi il mondo

in tutta la sua sconfinata generalità –

cosa mai di questi due argomenti

(me e il mondo)

potrebbe non essere spaventoso?

non contribuire a demolirmi ulteriormente?

anche se io – è chiaro –

lo so fin da subito

fin dai primi istanti di questa supplica

 

quindi venite a parlarmi vi prego

con il tono morbido

carezzevole clemente

venite pure con la vostra tanto attesa

lucidità chiaroveggenza sguardo

spassionato e obiettivo

è chiaro che io vi attendo con fermezza

è chiaro che sono interamente in questa attesa

e che farò meglio che posso

farò con tutta la mia poca saggezza

la mia scarsa competenza

la mia residua forza d’animo

orecchio da mercante

 

[Foto di copertina dell’autore, dalla sezione Ambienti]

 

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