a
Non è un peccato avere sotto la pelle
questa chiassosa macchina senza interruttore
e navigare da una via all’altra cercando
la pozione che metterà fine ai soprassalti
al grande scrupolo d’insufficienza?
Distruggere è la missione segreta
sdraiare l’animale con un proiettile d’argento
in fronte Ma alla fine del vicolo cieco
l’ultimo bar non avrà niente di trattabile
tutto scorre anche la notte si ripara
dietro a un’aurora inammissibile
***
Il reddito o la morte
Ci squadra con occhi ormai indifferenti
alle difficoltà che le sottoponiamo
per intenderci la gestione dell’umano
passerebbe volentieri al prossimo punto
capitalizzare i saperi lo ripete
come l’ha sentito il primo giorno in riunione
Di qui esecuzione rapida e senz’appello
diventiamo tutti in qualche modo insensibili
essendo ciò previsto al fine di correre meglio
verso il risultato finale che ci arricchirà tutti
e renderà la maggior parte degli affamati
insoddisfatti
………………… Esiste un fondo? Esiste un…
***
Non compro questo prodotto giudaico
per sostenere lo Stato d’Israele
Lo compro perché è ricco e infinitamente
buono – essendo i miei attuali principii
il piacere e il dispiacere –
Così ingurgito la carne
se la mia amante non succhia
e a volte faccio friggere le sue regole
con le mie al modesto prezzo
di un mcbacon prima di una seduta
in cui il corpo si allungherà
e le parole voleranno libere
in forma di conflitto
sempre la stessa donna
lo stesso statuto nessuna causa
solo vacanze da difendere
***
a Philippe
Oggi un cinghiale si è gettato nel canale
correva così elegantemente nelle viuzze del centro
lo hanno seguito in canotto un fucile puntato sul muso
poi è partito un colpo senza farlo soffrire troppo hanno
detto la bestia non sapendo dov’era si è ritrovata
in mezzo ai negozi e uffici per la convalida delle
competenze sul lavoro la gente fuggiva in piena crisi
d’identità salariale e di coppia le donne urlavano
come vacche inseguite dai Nazisti gli uomini eccitati
come porci gridavano anche loro : qualcuno faccia
………………………………………………………………………..qualcosa !
È il sangue della bestia che vedremo confondersi
alle acque del fiume in un film d’autore che narra
della gelosia e di altre passioni comprensibili
***
Casa battuta dalla tormenta
fuori paese in un giardino aperto
agli zingari la notte e il pomeriggio
volano via le tegole e mia madre
è folle per gli scricchiolii e le voci
naturali un allarme parte quando vuole
Mia madre risponde alle minacce telefoniche
brandisce una spranga e si apposta all’entrata
spiando il malvivente che altri non è se non
il vicino accorso gentilmente in suo aiuto
Sotto il tetto corrono i serpenti e le civette
nidificano mentre la pioggia imputridisce
l’ala più recente del nostro umile casale
Si potrebbe uscirne rischiando
sicuri incidenti poiché la strada si torce
un po’ troppo dinanzi al cancello
e i veicoli non visti si precipitano
Ci sarà solo il giardino su cui
scaricare le nostre voglie e i cani
per le conversazioni dotte
di mia madre che li valuta
più degli esseri umani
***
E ora che mia sorella
ha perso la sua camera
pensai all’alba
sotto una doccia di insetti
cosa hanno da offrirle
l’Europa interinale
e ad est i salafiti?
[Immagine: Christian Beirle González, Ascending By Descending (2012) (gm)].
mi piacciono, molto.
scusatemi se ci ritorno, ma di solito associo mentalmente i suoni alle parole, è un mio trip, una cosa sciocca probabilmente, ma ecco, leggendo queste poesie l’impronta che mi arriva ha la grandezza di un pezzo post-rock come questo, e con questo le sto rileggendo. Spero che l’autore, che non conosco, prenda il mio commento come un omaggio. :)
grazie
molto belle davvero. una felice scoperta
si può dire che ‘dietro un’aurora inammissibile’ si scorge tutta la pochezza di questa poesia??
dod, ti preferivo col tuo spottone personale. Parlare di pochezza in riferimento a questi lavori è molto più scorretto di quanto non facessi prima.
non intendo cadere nel gorgo dell’inutile polemica, cmq non capisco come una critica sintetica ma circostanziata (la citazione serve a sottolineare il solito, inutile poetese che tanto ami) possa essere definita ‘scorretta’ :)
sì che volevi caderci, dod, e non amo il poetese, amo la buona scrittura e quando parlo di scorrettezza mi riferisco al tuo modo di fare, che – per inciso – su poetarum silva non ti sarà più concesso.
ciao :)
@ dod
lei non sa di cosa parla quando parla di poetese, evidentemente. Si tratta di poesie che vanno evidentemente ponderate per essere valutate; isolarne un verso – che non ha nulla di inammissibile, tra l’altro – tanto per condannarle in toto è cosa piuttosto stupida in questo caso. In altri casi, con tutta evidenza, non lo è. Si legga più poesia prima di scriverla, e poi ritenti ancora, sarà più fortunato. (detto ciò, non intendo difendere nessuno a spada tratta. I dubbi ce li ho anch’io. Ma non è roba da poter liquidare con due righe, questa qui, mi pare evidente.)
hai ragione |dp| il poetese, eccetto che per il luogo citato e qualche altra cosina, non è molto presente (avevo letto solo la prima, mea culpa): purtroppo tendo a fare un calderone del post-lirico che attanaglia la poesia nostrana (e ho una forte allergia per gli stereotipi)