Il pensiero populista

di Nadia Urbinati [Una versione più lunga di questo saggio è uscita su «La società degli individui»]. Il populismo è un concetto difficile da definire e lo si può rendere con: ‘avvicinare la politica alla gente’ e ‘la gente alla politica’[1]. La sua intrinseca vaghezza è accentuata dall’uso quotidiano che

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«Vittoria contro noi stessi»

di Piero Calamandrei [...] Ma fino da allora cominciò la Resistenza: contro l'oppressione fascista che 
voleva ridurre l'uomo a cosa, l'antifascismo significò la Resistenza della 
persona umana che si rifiutava di diventare cosa e voleva restare persona: e 
voleva che tutti gli uomini restassero persone: e sentiva che bastava 
offendere

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Romanzo e parlamento

di Clotilde Bertoni «La seduta è cominciata […] I miei vicini parlano a voce alta. […] I miei colleghi, di sotto, vanno, vengono, rimuovonsi, leggono i giornali […] Il presidente strimpella col suo campanello. Gl’intolleranti interrompono. Si rumoreggia, si strepita, si sbadiglia […] In verità, io non so come un

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Céline, scrittura e vita

di Massimo Raffaeli [Questo articolo è stato già pubblicato sul numero 7 di «alfalibri», attualmente in edicola in allegato al numero 15 di «alfabeta2»]. A proposito di Louis-Ferdinand Céline – grande artista e immondo razzista – uno dei maggiori critici del secolo scorso, Cesare Cases, ne parlava come di qualcuno

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Morte in diretta

di Emanuele Zinato Il montaggio opera dunque sul materiale del film (che è costituito da frammenti, lunghissimi o infinitesimali, di tanti piani-sequenza come possibili soggettive infinite) quello che la morte opera sulla vita. (P. P. Pasolini) Pasolini scriveva questo saggio, poi raccolto in Empirismo eretico (1972), prendendo avvio dalla morte

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