Moresco senza Moresco

di Carlo Mazza Galanti  Ciò che mi colpisce dell’opera di Moresco non è tanto quello che Antonio Franchini, in una recente intervista, ha definito il carattere “estremo” e “massimalista” dello scrittore, quanto piuttosto la maniera in cui è Moresco stesso a voler continuamente sottolineare l’estremismo e massimalismo della propria scrittura, come

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Nadja B.

di Carlo Mazza Galanti [Nel tempo della “globalizzazione” spesso si dimentica quanto la storia si muova ancora a velocità straordinariamente diverse. Mentre sui media italiani si dibatte di maternità surrogata o adozione per coppie dello stesso sesso, qualche settimana fa in un paese non così distante, dove non esiste una

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La Città Indiscussa

di Francesco Pecoraro [Questo racconto fa parte di Urania 451, l’ultimo numero di «Nuovi Argomenti» dedicato alla fantascienza e curato da Carlo Mazza Galanti]. Davide aveva fatto un contratto di 12 ore, per quella casa. Il segnale acustico era risuonato una prima volta 75 minuti prima della scadenza, mentre era

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Due romanzi borghesi

di Carlo Mazza Galanti Il romanzo borghese, in Italia, ha sempre avuto vita difficile. Ancora oggi la narrativa che ha per oggetto gli ambienti più benestanti non sembra paragonabile per qualità e quantità a quella prodotta nel nord Europa. Prendiamo il caso di Michele Masneri. Bresciano, romanizzato, quarantenne, ha appena

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