Sympathy For The Devil

"Un regista freddo, impenetrabile, senza dubbi, senza palpiti, senza mai un momento di pietà umana. E questi è l’On. Andreotti, del quale gli altri sono stati tutti gli obbedienti esecutori di ordini. (...) Ho un immenso piacere di avervi perduti e mi auguro che tutti vi perdano con la stessa

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Fellini politico

di Emiliano Morreale Federico Fellini diceva spesso che di mestiere faceva l’aggettivo. Eppure l’aggettivo “felliniano” è ingannevole, rimanda a un mondo di sogni e nostalgie fuorviante rispetto a quello che oggi l’opera del maestro riminese ci dice. La forza del suo cinema, dalla risonanza planetaria, risiede in una immersione di

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Prossemica e politica

di Andrea Cortellessa [Una versione più breve di questo articolo, col titolo Fenomenologia della canotta, è uscito su «il manifesto» del 16 marzo]. È (ri)cominciato tutto con Craxi. È la fine di giugno del 1991 e a Bari fa decisamente caldo, quando va in scena il quarantaseiesimo congresso del PSI. L’architetto

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