Il “negativismo” di Game of Thrones. Antieroine, angeli della storia e ruote (forse) spezzate

di Federica Gregoratto   Si è fatto ultimamente un gran parlare dell’imporsi della serie televisiva come nuovo genere letterario e artistico, e sul suo impatto e significato nelle nostre vite.[1]  Accesi dibattiti intorno alla TV come nuova letteratura, e in particolare i confronti con il romanzo ottocentesco non mancano. Alcune “saghe”

Continua a leggere