Su Paolo Vita-Finzi

di Claudio Giunta Nella generale sfortuna delle idee liberali nell’Italia del Novecento è da notare il fatto che a difendere e diffondere queste idee siano state soprattutto figure d’intellettuali appartate, estranee alle consorterie accademiche ed editoriali, propense più al dibattito estemporaneo sui quotidiani e sui periodici che alla lenta meditazione

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