Su “Black Tulips” di Vitaliano Trevisan
di Roberto Falconi Anziché definire (addirittura in copertina!) Vitaliano Trevisan come “uno dei piú grandi autori della sua generazione”, la casa editrice Einaudi farebbe (farà?) cosa migliore a ripubblicare i suoi libri ormai introvabili, a cominciare dai capolavori I quindicimila passi (2002) e Un mondo meraviglioso (2003), i primi
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