Narratori e libertini
di Roberto Lapia Nell'armamentario d'immagini della mia educazione sentimentale emiliana spiccano in particolare due ricordi: il primo è a Parma, nell'Oltretorrente. È notte, cammino solitario lungo Strada Nino Bixio, una via fatta di costruzioni basse e anonime. La nebbia s'infittisce di colpo, mi circonda; ho l'impressione di trovarmi in
Continua a leggere