Un furto postcritico. Su “Nonostante Platone” di Adriana Cavarero
di Natascia Tosel Chi per professione o per passione è avvezzo alla frequentazione della teoria critica sarà inciampato in più di un’occasione su quel turbinio di etichette con cui si è usi catalogare qualsivoglia prodotto del pensiero. Una pratica corrente assai diffusa pare essere quella del copia e incolla:
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