Anora

di Filippo Bruschi   Il Festival di Cannes non ha più l’importanza di un tempo. La decentralizzazione degli schermi e delle piattaforme ha trasformato quello che un tempo era una pietra miliare nell’iter cinematografico annuale in una delle tante notizie trascinate dal flusso. Anora di Sean Baker non fa eccezione.

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Sul Figlio di Saul di Laszlo Nemes

di Emiliano Morreale [Alcuni paragrafi di questo articolo sono apparsi, rimaneggiati, sull' «Espresso»] 1. Si può mettere in scena Auschwitz? Si può dare forma estetica alla Shoah? Bisogna affidarsi alla parola, all'astrazione, e mantenere un'austerità assoluta, come ammoniscono filosofi (Adorno) e documentaristi (Lanzmann)? Oppure divulgare, far piangere e far ridere a

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