Verità, finzione e psicoterapia. Un dialogo fra J.M. Coetzee e Arabella Kurtz
di Francesca Borrelli [Questo articolo è uscito su «Alias»] E’ chiaro, soprattutto a chi abbia letto i primi romanzi di J.M. Coetzee, che un qualche rovello, molte ombre e talvolta una vera e propria angoscia esistenziale, si proiettano sui personaggi da recessi della psiche di questo uomo schivo e all’occorrenza
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